Leggete questo articolo del Guardian (in English). Dice cose che sappiamo e dimentichiamo spesso.
È chiaro che la Grecia deve (dovrebbe) essere
salvata. Però dovrebbe essere salvata da se stessa, non "dai
tedeschi". È troppo facile dirlo, ed è uno schema mentale un po’ facilone
e un po’ razzista.
Noi italiani abbiamo la tendenza a dar ragione
ai Greci perché anche la nostra barca fa acqua, e c'è una qualche legge della
psicologia umana che ci rende il dolore altrui molto visibile quando ci identifichiamo
con i sofferenti; e molto meno quando ci sembra di non aver nulla in comune. E
noi abbiamo molto, mi sembra, in comune.
Però mi sfugge che cosa ci sia di buono in un
sistema che spende un capitale in armi, o che "droga" la politica e
la democrazia ingannando l'opinione pubblica.
I Governi greci hanno finto per anni di governare bene e hanno vissuto a credito, posticipando i problemi di qualche anno perché tanto poi "si vedrà". Le elezioni ci sono adesso, possiamo permetterci di essere un po' miopi…
È colpa loro, certo, però in una democrazia la responsabilità si condivide. I governi sono eletti e se non siamo abbastanza maturi e intelligenti per valutare la situazione, allora non vale la pena di darsi tante arie quando si va a votare. Il popolo greco è responsabile dei suoi guai, esattamente come il popolo italiano, o quello argentino. Anche se si è fatto ingannare e si è accontentato di illusioni.
I Governi greci hanno finto per anni di governare bene e hanno vissuto a credito, posticipando i problemi di qualche anno perché tanto poi "si vedrà". Le elezioni ci sono adesso, possiamo permetterci di essere un po' miopi…
È colpa loro, certo, però in una democrazia la responsabilità si condivide. I governi sono eletti e se non siamo abbastanza maturi e intelligenti per valutare la situazione, allora non vale la pena di darsi tante arie quando si va a votare. Il popolo greco è responsabile dei suoi guai, esattamente come il popolo italiano, o quello argentino. Anche se si è fatto ingannare e si è accontentato di illusioni.
E mi sfugge anche che cosa ci sia davvero
"di sinistra" nell'andare contro la storia, bruciare le bandiere
europee, allearsi con Alba Dorata, rinfocolare i nazionalismi e diffondere l’idea
che l’economia e le banche siano cattive, anzi sono la sorgente di tutti i mali. Non è vero, e quindi. mi permetto di dire, non è una buona base per costruire un progresso vero (i.e. non è di sinistra).
È ora di andare avanti, mettere in ordine i
conti e rafforzare (di molto) le istituzioni europee. E forse anche di mettere
in pensione i governi nazionali che hanno fatto (e continuano a fare) tanti
guai. E poi potremo costruire su una base solida un po' più di benessere per tutti, un po' più di mobilità sociale. e un po' più di servizi buoni per i nostri cittadini. E se possibile anche per quelli che cittadini Europei ancora non sono.
Compatrioti Europei di lingua greca, non
fatevi ingannare: votate NAI, e lavoriamo insieme per la nostra casa comune.
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