Saturday 4 February 2017

Mon pays c'est l'Europe.


Temo che gli Europei, perduti nella loro illusione che fosse sufficiente fare un club di nazioni (anzi, di nazionalisti) abbiano buttato via gli ultimi 60 anni.

Temo che gli Europei, convinti per orgoglio di essere sempre e comunque al centro del mondo, non abbiano nemmeno immaginato che gli "amici" Americani e i "nemici" Russi potessero un giorno accorgersi che, così, non contiamo nulla.

Temo che gli Europei, con i loro nervi fragili, adesso scappino davvero in tutte le direzioni chiudendo di nuovo le piccole porte dei propri brenneri e pensando di essere chissà chi.

Temo che gli Europei, specialisti di improbabili autoassoluzioni, dopo aver bocciato la cittadinanza comune, la costituzione comune, l'esercito comune, un governo comune, adesso si giustifichino dicendo "Che sfortuna! E' tutta colpa di Trump e della May!"

Eppure i nostri giornalisti ci rifilano ogni giorno sciocchi commenti sulle colpe dell'Europa che ci affondano (come se le regole non le avessimo comunque fatte tutti insieme).

Temo che il tunnel non sia un tunnel ma una grotta senza uscita.

Però, con buona pace dei finti leghisti come il nazionalista Salvini, il tricolore non tornerà ad essere la mia bandiera.

Mon pays c'est l'Europe.