Thursday, 7 July 2016

Vi ricordate quando tanti anni fa (io, che sono un vecchio, ero appena un ragazzino) gli Stati nazionali ci facevano proprio rabbia e ci sentivamo internazionalisti?

Vi ricordate quando il tricolore era la bandiera della destra, prima, molto prima, che entrasse nel simbolo del Partito Comunista e poi nel bianco, rosso e verde del simbolo del PD?

Vi ricordate quando qualche anno fa, nel dialogo con un movimento leghista ancora fresco ed in crescita, ci siamo un po’ definiti tutti federalisti?

Abbiamo ondeggiato, come tutte le persone che pensano e non sanno già tutto.

Però dobbiamo avere chiaro che la carta politica dell’Europa, così come ci si è fermata nella retina e nella mente quando andavamo a scuola, non è né ovvia né naturale. E che se partiamo da quella per formare una vera Europa Unita non andremo mai oltre la fragile costruzione composita di Stati nazionali tenuti insieme dai trattati che abbiamo oggi. Trattato più, trattato meno.


Ci vuole un salto concettuale. Ci vuole un ritorno alle origini. Le nazioni sono un’ideologia, non una realtà. Ed una ideologia pericolosa.

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